Leggende del Salento: il mito della Sirena Leucasia
Leggende del Salento: il mito della Sirena Leucasia
Beatrice Ventura

Santa Maria di Leuca, situata all'estremo lembo del Salento, è un luogo intriso di storia, mito e leggenda, dove la bellezza del paesaggio si fonde con antiche narrazioni.
L'origine del nome
Il nome "Santa Maria di Leuca" racchiude un duplice significato. La prima parte, "Santa Maria", potrebbe derivare da un miracoloso salvataggio di naufraghi nel XVI secolo o, secondo un'altra leggenda, dall'arrivo di San Pietro, che avrebbe portato alla distruzione del tempio pagano di Minerva. La seconda parte, "Leuca", deriva dal greco "Leukós", che significa "bianco", forse riferito alle scogliere o, più romanticamente, alla leggendaria sirena Leucasia.
La leggenda di Leucasia
Si narra che nelle acque antistanti Leuca vivesse la bellissima sirena Leucasia, con lunghi capelli biondi e voce ammaliante. Un giorno, Leucasia tentò di sedurre il pastorello Melisso, ma questi, innamorato di Aristula, la respinse.
Furente, la sirena scatenò una tempesta quando vide i due amanti abbracciati sulla scogliera, facendoli annegare. La dea Minerva, commossa, trasformò i loro corpi nelle punte Meliso e Ristola, che ancora oggi si abbracciano ai lati della baia.
Leucasia, pentita, fu a sua volta trasformata nella città di Leuca. Una statua della sirena nel porto ricorda questa leggenda.